[211,2] È curioso che si riprenda {(dagli stranieri particolarmente)}
Michelangelo per aver troppo voluto
dimostrare la sua scienza anatomica nelle scolture, e si dia per regola di
nasconder sempre questa scienza nell'arte dello scolpire o del dipingere, ed
esser meglio ignorarla affatto che ostentarla (come si dice, mi pare, di Raffaello, che non si curò di studiarla);
e che frattanto gli stranieri massimamente non sieno mai così contenti come
quando hanno inzeppato le loro poesie di tecnicismi, di formole, di nozioni
astratte e metafisiche, di psicologia, d'ideologia, di storia naturale, di
scienza di viaggi, di geografia, di politica, e d'erudizione, scienza, arte,
mestiero d'ogni sorta. E mentre non vogliono l'erudizione antica, lodano e
abusano vituperosamente della moderna. (15. Agosto 1820.). {{Vedi la p. 238. capoverso 1.}}