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[2299,2]  Lamia era una voce (dal greco, o comune al greco) e significava un'  2300 idea del tutto popolare nella grecia e nel Lazio, anzi popolare per sua natura, in qualunque popolo, e propriamente una di quelle voci e idee che non essendo adoperate mai dagli scrittori se non per ischerzo, o per filosofica riprensione, sono nondimeno tutto giorno in uso nella comune favella, e in questa sordamente si conservano e si perpetuano, come fanno i pregiudizi e le sciocchissime opinioni, e i più puerili errori della più minuta plebaglia, {e} delle ultime femminucce; pregiudizi ec. de' quali in particolare non s'ha notizia fuori di quella tal nazione perchè difficilmente vengono in taglio d'esser mentovati nella scrittura, o nella società, per poco civile che sia. E massimamente se ne perde la notizia, s'essi sono antichi (come appunto delle voci oscene delle quali avranno abbondato le lingue antiche, ne abbondano le moderne, nè però si conoscono da' forestieri.).  2301 Frattanto essi si conservano tradizionalmente di padre in figlio, e si perpetuano più che qualunque altra cosa volgare, e con essi le parole che loro appartengono specificatamente. Di tal natura è l'antichissima e volgarissima voce Lamia, λαμία, e l'idea ch'essa significa. V. il Forcell., i Diz. Greci, il Glossar. e il mio Saggio sugli errori popolari degli antichi.