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Alla p. 928.
L'Asia fu la prima a brillare nel mondo per la
potenza: essa ebbe le prime nazioni le
prime patrie, e perciò ella regnò o
colle colonie, o colle leggi medesime e col governo le altre parti del mondo che
da lei furono popolate. Dopo l'Asia, o
contemporaneamente, l'Egitto divenne nazione e patria, e
l'Egitto divenne conquistatore e quasi centro del
mondo sotto Sesostri ec. La
Grecia chiamata bambina presso Platone, perchè recentissima rispetto alle dette nazioni; la
grecia, quel piccol tratto
d'europa, divenne à son tour il centro del mondo, e
la più potente parte di esso, perchè? Perch'ella in quel tempo era divenuta
nazione e patria, mentre l'Asia e
l'Egitto aveano cessato di esserlo, e conservava il
costume naturale, perduto dagli Asiatici ec. E dopo
2332 che la grecia a causa di questa preponderanza,
essendosi resa formidabile ai più grandi regni, pervenne poi anche a
conquistarli, distrusse l'immenso impero Persiano,
compreso l'Egitto, e mediante le conquiste di Alessandro, l'Asia
l'Affrica, l'europa divennero
effettivamente greche, e provincie greche, dopo tutto ciò per qual motivo
quell'italia fin allora sconosciuta nel mondo, ignota
nel numero delle nazioni e delle potenze, crescendo a poco, ingoiò la
grecia e il suo impero, e stabilì il propro regno
sulle ruine di quello di Semiramide,
di Ciro, di Alessandro ec. ec.? Perchè
l'italia più tardi delle altre parti del mondo era
divenuta nazione: la natura già fuggita anche dalla
grecia, restava in questo fondo
d'europa: vi sorgeva la mediocre civiltà (più vicina
all'eccesso della barbarie, che all'eccesso della civilizzazione a cui dopo gli
Assiri, gli Egizi, i Persiani, erano arrivati anche i greci); e questa li fece
padroni del mondo: e sempre che la mezzana civiltà troverassi in mezzo o a
popoli non tocchi affatto da incivilimento, o a popoli
2333 pienamente inciviliti (quale fu poi il caso de' settentrionali
sull'impero romano, e lo è oggi di nuovo, massime
riguardo alla Russia, sul resto
d'europa); sempre che una nazione una patria esisterà
in mezzo a popoli che non abbiano mai avuta, o per l'estremo incivilimento
abbiano perduta la nazione e la patria; la mezzana civiltà trionferà di tutto il
mondo, e quella nazione che resta, o che nasce, per piccola che sia, diverrà
conquistatrice, e segnerà il suo nome nel catalogo delle nazioni che hanno
dominato universalmente; finchè questo medesimo dominio non la ridurrà allo
stato delle potenze da lei vinte, e distruggerà il suo potere. Il che oggi,
stante la marcia accelerata delle cose umane, avverrà più presto che non soleva
anticamente.