[2433,1] Amando il vivente {quasi}
sopra ogni cosa la vita, non è maraviglia che odi quasi sopra ogni cosa la noia,
la quale è il contrario della vita
vitale (come dice Cic. in Lael.). Ed in tanto non l'odia sempre sopra ogni cosa, in
quanto non ama neppur sempre la vita sopra ogni cosa; p. e. quando un eccesso di
dolor fisico gli fa desiderare anche naturalmente la morte, e preferirla a quel
dolore. Vale a
2434 dire quando l'amor proprio si trova
in maggiore opposizione colla vita che colla morte. E perciò solo egli
preferisce la noia al dolore, cioè perchè gli preferisce eziandio la morte, se
non quanto spera di liberarsi dal dolore, e il desiderio della vita è così
mantenuto puramente dalla speranza.