[2447,1] Nè perciò la lingua latina ne divenne più potente
che fosse prima: nè la lingua italiana similmente. Le radici, per quante
vogliano essere, son sempre poche al bisogno, essendo infinite le idee, e la
memoria e le facoltà degli uomini essendo limitatissime, e però incapaci di
ritener precisamente tante parole quante sono le idee, e le parti e diversità
loro; se queste parole sono affatto diverse e dissimili e indipendenti l'una
dall'altra, come avverrebbe se tutte fossero radicali. E quindi l'uomo è
incapace di possedere e di usare una lingua che abbia nel tempo stesso tante
parole quante mai sono le cose da esprimersi, e che sia tutta composta di radici
sole. La composizione e derivazione sono il mezzo più semplice e vero, riducendo
infinite parole sotto pochi elementi, come ho spiegato altrove pp. 1128. sgg.
paragonando questo mezzo alla scrittura nostra, e una lingua tutta composta di
radici alla scrittura Cinese.