[2478,1]
2478 Tant'è. Secondo l'osservazion del Democrito Britanno Bacon da Verulamio tutte le facoltà ridotte ad arte
steriliscono, perchè l'arte le circonscrive.
*
(Gravina, Della Tragedia, cap. 40. p.
70. principio.). L'arte si trova sempre e perfezionata (ovvero
inventata e formata), e divulgata e conosciuta da tutti, in quei tempi nei quali
meno si sa metterla in pratica. A tempo d'Aristotele non v'erano grandi poeti {greci:}
l'eloquenza romana era già spirata a tempo di Quintiliano (il quale forse, in quanto al modo di
fare, se n'intendeva più di Cicerone).
Lo stesso saper quel che va fatto è cagione che questo non si sappia fare. {Anche qui si verifica che
il troppo è padre del nulla, e che il voler fare è causa di non potere,
ec. ec.} Gli scrupoli, i dubbi, i timori di cader ne'
difetti già ben conosciuti ec. ec. legano le mani allo scrittore, e i più se ne
disperano, e non seguendo nè i precetti dell'arte, nè essendo più a tempo di
seguir la natura propria già in mille modi distorta, stravolta, e alterata
dall'arte, scrivono, come vediamo, pessimamente, benchè sappiano ottimamente
quel che s'abbia da fare a scriver bene. (15. Giugno. 1822).