[2542,1] 5.° Ognuno {de'} dialetti
nazionali, fuori del suo distretto, è forestiero nella stessa nazione. Gran
parte de' cinquecentisti, toscani o no, {+prosatori o poeti,} scrivevano, com'è noto, nel dialetto toscano, o
se non altro n'infioravano i loro scritti. Con ciò erano stimati eleganti. Ma
benchè scrivessero nel dialetto toscano del
tempo loro, quest'eleganza, presso tutti i lettori non toscani, veniva
anch'essa dal pellegrino. Ed anche presso i toscani veniva dal pellegrino, a
causa che trasportandosi nelle scritture voci e modi popolari e perciò insoliti
ad essere scritti, questi riuscivano straordinarii anche per li toscani, non in
se ma nelle scritture. Ed ho spiegato altrove pp. 1806-12 come anche la familiarità
nello scrivere, e le voci e modi ordinari, riescano eleganti,
2543 non come ordinarii, anzi come straordinarii e pellegrini nella
scrittura ordinata {studiata, civile (πολιτική),} e
colta. E ciò massimamente nella poesia, dove molti adoperavano il volgare
toscano, anche in poesia non burlesca, come fa il Firenzuola ec. In somma lo stesso linguaggio popolare
molte volte dà eleganza agli scritti, perciò appunto ch'essendo popolare, non è
domestico collo scriver de' letterati, e vi riesce pellegrino. Aggiungi che a
gran parte degli stessi {lettori} toscani {+(naturalmente non plebei)}
riuscivano e riescono nuove o poco familiari molte voci de' loro o d'altri
scrittori, tolte dalla lingua del loro popolo. Del resto l'eleganza derivante
dall'uso del dialetto toscano nel colto scrivere, talvolta è minore per li
toscani come poco pellegrina, {+o come
triviale;} talvolta maggiore, come non troppo pellegrina, nè tanto
straordinaria che degeneri in disconveniente, {affettato ec.} siccome
spesso fa per gli altri italiani. {I
toscani accusano il Botta
fiorentinizzante nella sua storia, come troppo triviale e pedestre, e
insomma inelegante.} E in genere l'eleganza ch'essi ne sentono, e
2544 quella che deriva dal familiare, dal popolare ec.
nel colto scrivere, è d'un altro sapore e d'un'altra qualità dall'eleganza ch'è
prodotta dall'assoluto pellegrino: non essendo pellegrino per chi legge, il
familiare e il popolare, se non relativamente, cioè rispetto alla colta
scrittura. (30. Giugno - 2. Luglio. 1822.).