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Editorial Annotations:

Correction Normalization

[2561,1]  Certo è che la natura a ciascuna specie d'animali (come anche di piante ec.) ha assegnato certe proporzioni nè tanto strette che l'uno individuo sia precisamente della misura dell'altro, nè tanto larghe che non si possa quasi definir nemmeno lassamente la grandezza propria degl'individui di quella specie. Ora di qualunque specie d'animali vi discorra un naturalista, ve ne dirà presso a poco la grandezza, e qualunque individuo voi ne veggiate, corrisponderà, o si  2562 discosterà poco da quella, e in somma la misura della grandezza sarà sempre per voi una qualità distintiva di quella specie d'animali, e pigliandola a un dipresso, {+(tanto più a un dipresso quanto la loro grandezza {specifica} è maggiore assolutamente)} non t'ingannerà mai. Poniamo anche caso che d'una specie tu non abbia veduto se non un solo individuo, e che questo sia l'estremo o della grandezza o della piccolezza della specie. Ancorchè tu ti formi l'idea della grandezza di quella specie sopra quel solo individuo, vedendone poi degli altri, non ti trovi ingannato gran cosa, nè sproporzionatamente lontano dalla tua idea, nè per causa della differente grandezza (purchè siano in fatto della medesima specie), ti accade di non riconoscerli per individui di quella tale specie, o di dubitare che non lo sieno. E ciò quando anche fossero gli estremi contrari del primo individuo da te veduto.