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[273,3]  Alla p. 263 pensiero 2. aggiungi. Spessissimo quelli che sono incapaci di giudicare di un pregio, se ne formeranno un concetto molto più grande che non dovrebbero, lo crederanno maggiore assolutamente, e contuttociò la stima che ne faranno sarà infinitamente minor del giusto, sicchè relativamente considereranno quel tal pregio come molto minore. Nella mia patria dove sapevano ch'io era dedito agli studi, credevano ch'io possedessi tutte le lingue, e m'interrogavano indifferentemente sopra qualunque di esse. Mi stimavano {poeta, rettorico,} fisico, matematico, politico, medico, teologo ec. insomma enciclopedicissimo. E non perciò mi credevano una gran cosa, e per l'ignoranza, non sapendo che cosa sia un letterato, non mi credevano paragonabile ai letterati forestieri, malgrado la detta opinione che  274 avevano di me. Anzi uno di coloro, volendo lodarmi, un giorno mi disse, A voi non disconverrebbe di vivere qualche tempo in una buona città, perchè quasi quasi possiamo dire che siate un letterato. Ma s'io mostrava {che le mie cognizioni fossero un poco} minori ch'essi non credevano, la loro stima scemava ancora, e non poco, e finalmente io passava per uno del loro grado. È vero però che talvolta può succedere il contrario, e per un'opinione simile, in tempi o luoghi ignoranti, un uomo o un pregio piccolo conseguire una somma stima.

263,2Gloria letteraria.263,2