[276,2] La convenienza che cagiona la bellezza non è solamente
nelle parti della cosa. Molte cose possono esser così semplici che quasi non
abbiano parti. E il bello morale, e tutto quel bello che non appartiene ai
sensi, non ha parti. Ma la convenienza della cosa si considera anche rispetto
alle relazioni del tutto, o delle parti coll'estrinseco. P. e. coll'uso, col
fine, coll'utilità, col luogo, col tempo, con ogni sorta di circostanza,
coll'effetto che produce o deve produrre ec. Una spada con una gemma sulla
277 punta, la qual gemma corrispondesse perfettamente
all'ornato, alle proporzioni, alla configurazione, alla materia del resto, a
ogni modo sarebbe brutta. Questa bruttezza non è sconvenienza di parti, non di
una parte coll'altre, ma di una parte col suo uso o fine. Di questo genere sono
infinite bruttezze o bellezze tanto sensibili, che intelligibili, morali,
letterarie ec. (14. 8.bre 1820.).
Della natura degli uomini e delle cose.Teorica delle arti, lettere ec. Parte speculativa.