[2881,1]
2881 Traduzione del passo soprascritto di Dionigi d'Alicarnasso fatta da Pietro Giordani nella Lettera al Chiarissimo Abate Giambattista Canova sopra il Dionigi trovato
dall'Abate Mai.
Milano, per Giovanni Silvestri 1817. p. 30-31. Ma Ellanico Lesbiese dice che Ercole menando ad
Argo i buoi di Gerione, e già trovandosi in
Italia, poichè un bue sbrancatosegli della
greggia fuggendo corse tutta la spiaggia, e notando per lo stretto del
mare in Sicilia arrivò; esso Ercole interrogando i paesani, dovunque nel
correr dietro al bue passava, se alcuno lo avesse veduto; e quelli poco
intendendo la favella greca, e per gl'indizi ch'Ercole ne dava chiamando essi quell'animale
nella nativa lor lingua Vitulo (come anch'oggi si chiama): accadde che
dal vocabolo di quella bestia, tutto il paese ch'ella ch'ella corse
fosse nominato Vitulia.
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(il greco dice ch'Ercole medesimo così nominollo, e dice Vitalia)
Che poi il nome col tempo si mutasse nella presente
forma, non è da maravigliare, quando molti de' vocaboli greci cosiffatte
mutazioni patirono.
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(2. Luglio 1823.).