[3171,1]
3171 Niuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la
potenza dell'umano intelletto, nè l'altezza e nobiltà dell'uomo, che il poter
l'uomo conoscere e interamente comprendere e fortemente sentire la sua
piccolezza. Quando egli considerando la pluralità de' mondi, si sente essere
infinitesima parte di un globo ch'è minima parte d'uno degli infiniti sistemi
che compongono il mondo, e in questa considerazione stupisce della sua
piccolezza, e profondamente sentendola e intentamente riguardandola, si confonde
quasi col nulla, e perde quasi se stesso nel pensiero della immensità delle
cose, e si trova come smarrito nella vastità incomprensibile dell'esistenza;
allora con questo atto e con questo pensiero egli dà la maggior prova possibile
della sua nobiltà, della forza e della immensa capacità della sua mente, la
quale rinchiusa in sì piccolo e menomo essere, è potuta pervenire a conoscere e
intender cose tanto superiori alla natura di lui, e può abbracciare e contener
3172 col pensiero questa immensità medesima della
esistenza e delle cose. Certo niuno altro essere pensante su questa terra giunge
mai pure a concepire o immaginare di esser cosa piccola o in se o rispetto
all'altre cose, eziandio ch'ei sia, quanto al corpo, una bilionesima parte
dell'uomo, per nulla dire dell'animo. E veramente quanto gli esseri più son
grandi, quale sopra tutti gli esseri terrestri si è l'uomo, tanto sono più
capaci della conoscenza e del sentimento della propria piccolezza. Onde avviene
che questa conoscenza e questo sentimento anche tra gli uomini sieno infatti
tanto maggiori e più vivi, ordinari, continui e pieni, quanto l'individuo è di
maggiore e più alto e più capace {intelletto} ed
ingegno. (12. Agosto. dì di S. Chiara. 1823.).
Memorie della mia vita.Mente umana. Sua potenza somma, specialmente nelle
speculazioni astratte.Uomini di gran talento.Uomo individuo impiccolisce a misura che il mondo cresce a
riguardo suo.