[3386,1]
3386 E qui si consideri il divario fra gli antichi e i
moderni tempi. Chè fra gli antichi i filosofi, e massime i poeti, avevano senza
contrasto il primo luogo, se non nella fortuna (molti filosofi l'ebbero ancora
nella fortuna, come Pitagora, Empedocle, {Archita,}
Solone, Licurgo ed altri de' più antichi, che furono padroni
delle rispettive repubbliche), certo nella estimazion pubblica, non solo dopo
morte, ma durante la loro vita. E pure molti più erano allora che oggidì quelli
che potevano esser poeti, perchè l'immaginazione era signora degli uomini; e la
debole filosofia di que' tempi non distingueva gran fatto i filosofi da'
volgari, nè molto si richiedeva per giungere alle loro cognizioni, e per salire
alla loro altezza. - ec. ec. (8. Sett. Natalizio di Maria Vergine Santissima.
1823.).