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[3866,1]  Il pellegrino e l'elegante che nasce dall'introdurre nelle nostre lingue voci, modi, e significati tolti dal latino, è quasi della stessa natura ed effetto con quello che nasce dall'uso delle nostre proprie voci, modi e significati antichi, o passati dall'uso quotidiano, volgare, parlato ec. Perocchè siccome queste, così quelle (e talor più delle seconde, che siccome erano, così conservano talvolta del barbaro della {loro} origine o dell'incolto di que' tempi che le usarono {ec.}) hanno sempre (quando sieno convenientemente scelte, ed atte alle lingue ove si vogliono introdurre) del proprio e del nazionale, quando anche non sieno mai per l'addietro state parlate nè scritte in quella tal lingua. E ciò è ben naturale, perocch'esse son proprie di una lingua da cui le nostre sono nate ed uscite, e del cui sangue e delle cui ossa {queste} sono formate. Onde queste tali voci {ec.} spettano in certo modo all'antichità delle nostre lingue, e riescono in queste quasi come lor {proprie} voci antiche. Sicchè non è senza ragione verissima, se biasimando l'uso o introduzione di voci ec. tolte dall'altre lingue, sieno antiche sieno moderne, (eccetto le voci ec. già naturalizzate) lodiamo quella delle voci {ec.} latine. Perocchè quelle a differenza di queste, sono come di sangue, così di {aspetto e di} effetto straniero, e diverso  3867 da quello delle altre nostre voci, e delle nostre lingue in genere, e del loro carattere ec. La novità tolta {prudentemente} dal latino, benchè novità assolutissima in fatto, è per le nostre lingue piuttosto restituzione dell'antichità che novità, piuttosto peregrino che nuovo; e veramente (anche quando non sia troppo prudente nè lodevole) ha più dell'arcaismo che del neologismo. Al contrario dell'altre novità, e degli altri stranierismi ec. E per queste ragioni, oltre l'altre, è ancor ragionevole e consentaneo che la lingua francese sia, com'è, infinitamente men disposta ad arricchirsi di novità tolta dal latino, che nol son le lingue sorelle. Perocchè essa lingua è molto più di queste sformata e diversificata dalla sua origine, degenerata, allontanata ec. Onde quel latinismo che a noi sarebbe convenientissimo e facilissimo perchè consanguineo {e materno} ec. alla lingua francese, tanto mutata dalla sua madre, riescirebbe affatto alieno e straniero e non materno ec. Meglio infatti generalmente riesce e fa prova e si adatta e s'immedesima e par naturale nella lingua francese la novità tolta dall'inglese e dal tedesco (che agl'italiani e spagnuoli sarebbe insopportabile e barbara) che quella dal latino. Questo può vedersi in certo modo anche ne' cognomi {e nomi propri} inglesi, tedeschi, ec. {che si} nominino nel francese. Paiono {sovente e gran parte di loro} molto men forestieri che tra noi, e men diversi ed alieni da' nazionali.

Lingue.Teorica delle arti, lettere ec. Parte pratica, storica ec.Arcaismi. Scrivere all'antica.Eleganza nelle scritture.Francesi. Carattere, lingua ec. ec.Novità nella lingua italiana: Latinismi, Grecismi, Spagnolismi ec. Regole e modi d'usarli.