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Fante per uomo adulto con
tutti i suoi derivati e diminutivi ec. (tra' quali è fancello per fanciullo che n'è forse una
corruzione, onde fanciullo sarebbe propriamente piccolo uomo, seppur non è corruzione d'infanticello, che non credo; e così dicasi degli altri
diminutivi di fante) opposto d'infante, è proprio non solo de' nostri antichi, (v. la Crus.) ma
eziandio del volgare e familiar moderno, in cui resta ancora per proverbio lesto fante (il che si trova anche nell'Alberti.). Or questa voce e questo suo significato è
certamente affatto latino, poichè fante non è che il
participio fans di for
faris, verbo che non si trova nelle lingue moderne, e non dovette neppure
esser proprio de' bassi tempi. Oltre ch'egli è l'opposto d'infans cioè non parlante (νήπιος), e
significa parlante, e perciò solo ha forza e ragione
di significare uomo. E nondimeno essa voce non si trova in tal senso negli
scrittori latini, se non solamente in senso molto analogo, in un luogo di Plauto, il quale può anche servire a
dimostrar l'antichità di questa voce in siffatto senso e come opposta d'infante. Anche in tutti gli altri suoi sensi essa non
è che metafora, o ec. di quel di uomo; p. e. fante per soldato
pedone val propriamente uomo
(così si dice mille uomini, mille
hommes ec. per mille soldati; uomini d'arme, cioè soldati grevi a cavallo ec. ec.
{+gente o
genti per esercito; gente
a piè, d'arme ec. gendarmes ec. ec.}). I francesi fantassin, dall'italiano fantaccino ch'è un
diminutivo {o disprezzativo} positivato. Infanterie non sembra che una corruzione di fanteria. V. gli Spagn. Così dico del significato di
servo o serva, divenuto
pur proprio di fante, nel qual senso ne deriva fantesca ec. V. ancor qui gli spagnuoli ec. V. pure il Gloss. e l'articolo di Foscolo
sopra l'
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Odissea di Pindemonte negli Annali di Scienze e Lettere di
Milano 1810. (21. Marzo. Domenica.
1824.).