[4167,9] Riferisce Cicerone
de Divinat. un
detto di Catone che egli si
maravigliava come l'uno aruspice scontrandosi coll'altro si tenesse dal ridere.
Applichisi questo detto ai Principi nei loro congressi, e massimamente in quelli
degli ultimi tempi. (Bologna. 6. Marzo.
1826.).