[4175,2] Cosa certa e non da burla si è che l'esistenza è un
male per tutte le parti che compongono l'universo (e quindi è ben difficile il
supporre ch'ella non sia un male anche per l'universo intero, e più ancora {difficile si è} il comporre, come fanno i filosofi, Des
malheurs de chaque être un bonheur général.
*
Voltaire, épître sur le désastre de
Lisbonne. Non si comprende come dal male di
tutti gl'individui senza eccezione, possa risultare il bene dell'universalità;
come dalla riunione e dal complesso di molti mali e non d'altro, possa risultare
un bene.) Ciò è manifesto dal veder che tutte le cose al lor modo patiscono
necessariamente, e necessariamente non godono, perchè il piacere non esiste
esattamente parlando. Or ciò essendo, come non sì dovrà dire che l'esistere è
per se un male?