[435,1] Osservate che il mio sistema è l'unico che possa dare
alla narrazion della Genesi, una spiegazione quanto nuova, tanto letterale,
facile, spontanea, anzi tale che non può esser diversa, senza o far forza al
testo, o considerarlo come assurdo. E infatti secondo i teologi i quali
considerano l'incremento della ragione e sapere come un bene assoluto per
l'uomo, e la parte ragionevole come primaria in lui assolutamente ed
essenzialmente (non accidentalmente, cioè posta la corruzione); secondo i
teologi dico, il senso chiarissimo della Genesi, resta
assurdissimo, giacchè pone l'incremento della ragione e l'acquisto della scienza
come effetto preciso e diretto del peccato. Laddove il mio sistema che pone la
perfezion vera ed essenziale dell'uomo, nel suo stato primitivo, cioè in
436 quello stato in cui fu creato, ed uscì
immediatamente dalle mani di Dio, {e la sua corruzione nella
preponderanza della ragione e del sapere,} trova il senso letterale e
incontrovertibile della Genesi, profondissimo, e conforme alla
più sublime ed ultima filosofia. (19. Dic. 1820.).