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[4378,4]  Foscolo, Discorso sul testo e su le opinioni diverse prevalenti intorno alla storia e alla emendazione critica della Commedia di Dante. - Prospetto (cioè sommario) del Discorso. L'abuso delle minime  4379 date d'anni, {(cioè de' minimi indizi di tempo ne' libri antichi),} rannuvola più che non illustra la storia letteraria; e il rigettarle tutte, o fondare sistemi sopra le incerte, ha diviso novellamente i tre critici maggiori della età nostra, in Epicurei, Pirronisti, e Stoici. Payne Knight, critico Stoico. * - Discorso, §. 15. Un verso del libro sesto dell'iliade basta a Wolfio, non solo a dare corpo, forza ed armi alla ipotesi del Vico, che Omero non abbia scritto poemi, ma inoltre a desumere in che epoca della civilità del genere umano fosse incominciata la iliade, e in quanti secoli, e per quali accidenti fosse continuata e finita, forse per confederazione del caso e degli atomi d'Epicuro. * (apparentemente Fosc. non avea letto Wolfio). Heyne disponendo fatti, tempi e argomenti a cozzar fra di loro, forse per investire la filologia del diritto di asserire e negare ogni cosa, indusse il pirronismo nell'arte critica; e chi lo consulta,
mussat rex ipse Latinus
Quos generos vocet aut quae sese ad foedera flectat *
. *