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Foscolo, Discorso sul testo e su le opinioni
diverse prevalenti intorno alla storia e alla emendazione critica della
Commedia di Dante. - Prospetto (cioè sommario) del Discorso.
L'abuso delle minime
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date d'anni, {(cioè de' minimi indizi di tempo ne'
libri antichi),} rannuvola più che non illustra la storia
letteraria; e il rigettarle tutte, o fondare sistemi sopra le incerte,
ha diviso novellamente i tre critici maggiori della età nostra, in
Epicurei, Pirronisti, e Stoici. Payne Knight, critico Stoico.
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- Discorso, §. 15. Un verso del libro sesto
dell'iliade basta a Wolfio, non solo a dare corpo, forza ed armi
alla ipotesi del Vico, che
Omero non abbia scritto
poemi, ma inoltre a desumere in che epoca della civilità del genere
umano fosse incominciata la iliade, e in quanti secoli, e
per quali accidenti fosse continuata e finita, forse per confederazione
del caso e degli atomi d'Epicuro.
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(apparentemente Fosc. non avea letto Wolfio). Heyne disponendo fatti, tempi e argomenti a
cozzar fra di loro, forse per investire la filologia del diritto di
asserire e negare ogni cosa, indusse il pirronismo nell'arte critica; e
chi lo consulta,
mussat rex ipse Latinus
Quos generos vocet aut quae sese ad foedera flectat * . *
mussat rex ipse Latinus
Quos generos vocet aut quae sese ad foedera flectat * . *