[4497,3] Dello stesso secolo è mancare di poesia, e volere
nella poesia sopra ogni cosa l'utile, il linguaggio del popolo; bandirne
l'eleganza; privarla della maggior parte del bello, ch'è la sua essenza; {+o, contro la propria natura di essa,
subordinare il bello (e quindi il sublime, il grande ec. V. la p. 4492. fin. e sq.) al vero, o
al così detto vero.} È naturale e {conseguente} che un secolo impoetico voglia una poesia non poetica,
{+o men poetica ch'ei può; anzi una
poesia non poesia.}
(2. Mag.).