[4503,2] Torreo-tostum-tostar, spagn. Elixus, assus, forse
participii; e quindi assare, elixare, forse continuativi. Livio VII. 10.
linguam exserere, laddove l'antico annalista Quadrigario, ap. Gell. IΧ. 13., al quale allude lo stesso
Livio, linguam exsertare: benissimo
Quadrigario: e non è
frequentativo, ma continuativo, perchè, come ho detto altrove pp. 2815-18, il frequentativo indica il soler fare {(a non certi intervalli e tempi)} una cosa, e il non
farla continuamente, {di séguito} e ripetutamente in un
dato e piccolo spazio di tempo. Così considerati, anche i verbi in ico, e gli altri che si chiamano frequentativi, oltre
quelli in ito, si vedranno essere più propriamente
continuativi. (10. Maggio. 1829.).