[4506,4] Una cosa, fra l'altre, che rende impossibile agli
stranieri il gustar la poesia delle lingue sorelle alla loro propria, o affini
(come sarebbe l'inglese alle nostre che vengono dal latino), si è che il
linguaggio poetico di tali idiomi essendo, come il prosaico, composto di voci e
modi che si ritrovano ancora nelle lingue sorelle, moltisime di tali voci e
maniere che lo compongono, e che sono poetiche in quel tale idioma, cioè nobili,
eleganti, pellegrine, e così discorrendo; nell'idioma dello straniero che legge,
sono o basse, o familiari, o triviali, o prosaiche almeno, {+spesso ridicole e da beffe;} hanno significati
analoghi ma diversi; richiamano idee alienissime dalla poesia generalmente, o
dal soggetto in particolare. Ciò è soprattutto notabile fra italiani e spagnuoli
(v. la p. 4422.). {+(Un qualunque pezzo di poesia spagnuola
potria servirmi di esempio chiarissimo).} Ed è applicabile anco alla
prosa elevata, oratoria, storica e simili. (13. Mag.).
4422,14422,1