[4513,5] Certe idee, certe immagini di cose supremamente
vaghe, fantastiche, chimeriche, impossibili, ci dilettano sommamente, o nella
poesia o nel nostro proprio immaginare, perchè ci richiamano le rimembranze più
remote, quelle della nostra fanciullezza, nella quale siffatte idee ed immagini
e credenze ci erano familiari e ordinarie. E i poeti che più hanno di tali
concetti (supremamente poetici) ci sono più cari. {{V. p.
4515.}} Analizzate bene le vostre sensazioni ed
immaginazioni più poetiche, quelle che più vi sublimano, vi traggono fuor di voi
stesso e del mondo reale; troverete che esse, e il piacer che ne nasce, (almen
dopo la fanciullezza), consistono totalmente o principalmente in rimembranza.
(21. Mag.).
4515,14515,1