[50,3] Dolor mio nel sentire a tarda notte seguente al giorno
di qualche festa il canto notturno de' villani passeggeri. Infinità del passato
che mi veniva in mente, ripensando ai Romani così caduti dopo tanto romore e ai
tanti avvenimenti ora passati ch'io paragonava dolorosamente con quella profonda
quiete e silenzio della notte, a
51 farmi avveder del
quale giovava il risalto di quella voce o canto villanesco.
Memorie della mia vita.95. Immagine poetica. Rimembranze della mia
fanciullezza.