[553,2] Se questa scelta, questo patto sociale, di ubbidire
pel comune vantaggio ad un solo che fosse degno e capace di conoscerlo e
proccurarlo, abbia mai avuto luogo effettivamente; non
554 appartiene al mio proposito. Questo discorso non considera nè deve
considerare altro che la ragione delle cose, e quindi come avrebbero dovuto
andare, e avrebbero potuto andare da principio, e secondo natura; non come sono
andate, o vanno. Del resto negli scarsi vestigi storici che rimangono delle
antichissime monarchie (e questo discorso non appartiene se non alle
antichissime e primitive), non mancherebbero esempi e argomenti di effettiva e
realizzata corrispondenza del primitivo governo monarchico, col pubblico bene
delle rispettive società. Così nei popoli Americani, così nei selvaggi (dove la
tirannia par che s'ignori, sebbene si conosca la monarchia, o militare, o
civile), così negli antichi Germani, de' quali Tacito ed altri; così fra i Celti,
de' quali Ossian; così fra i greci
Omerici, sebben questi appartengono precisamente a un grado di monarchia
posteriore al primitivo. Insomma considerando le storie de' primi tempi, si può
vedere che l'idea della tirannia, sebbene antica, non è però antichissima:
555 bensì antichissima e primordiale nella società è
l'idea della monarchia assoluta. {V. Goguet, Origine delle scienze e
delle arti.} Assoluta s'intende, non mica in
modo che questa parola fosse pronunziata, e stabilita, e riconosciuta per
costituente la natura di quel tale governo. Ma senza tante definizioni, e
sanzioni, e formole, e spirito geometrico, gli antichi popoli si sottomettevano
col fatto al reggimento di un solo
assolutamente; senza però neppur pensare ch'egli dovesse esser padrone della
vita, {dell'opera,} e delle sostanze loro a capriccio,
ma in vantaggio di tutti; giacchè le esattezze, le definizioni, le
circoscrizioni, le formole chiare e precise, non sono in natura, ma inventate e
rese necessarie dalla corruzione degli uomini, i quali oggidì hanno bisogno di
stringere ed essere stretti con leggi, patti, obbligazioni (o morali o
materiali) distintissime, minutissime, specificatissime, numerosissime, {matematiche} ec. perchè si tolga alla malizia ogni
sutterfugio, ogni scanso, ogni equivoco, ogni libertà, ogni campo aperto e
indeterminato. E già vengo a questa corruzione.