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[55,1]  Se tu domanderai piacere ad uno che non possa fartisi senza ch'egli s'acquisti l'odio d'un altro, difficilissimamente {(in parità di condizione)} l'otterrai non ostante che ti sia amicissimo. E pure per quell'odio si guadagnerebbe o si crescerebbe il vostro amore e forse grandissimo, sì che le partite par che sarebbero uguali. Ma infatti pesa molto più l'odio che l'amore degli uomini, essendo quello molto più operoso. Qui si fermerebbero gli psicologi moderni lasciando di cercare il principio di questa differenza, ch'è manifestissimo, cioè l'amor proprio. Giacchè chi segue il suo odio fa per se, chi l'amore per altrui, chi si vendica giova a se, chi benefica, giova altrui, nè alcuno è mai tanto infiammato per giovare altrui quanto a se.