[952,1]
Lo stesso autore nel medesimo opuscolo,
come si vede nel luogo citato, alla fine della detta pag. 244, critica Herder che tante parole ha introdotto
tolte dal latino e dal greco.
*
Questa critica è
{forse} giusta anche rispetto al latino, nella
lingua tedesca, la quale non si trova nella circostanza della italiana, non
essendo figlia, come questa, della latina; come neanche rispetto alla francese,
non essendole sorella, come la nostra. {+E
quanto alla latina, le deve bastare quello che per le circostanze de' tempi
antichi ec. ella ne ha tolto, colle comunicazioni avute coi romani ec. ma
questa fonte si deve ora ben ragionevolmente stimar chiusa per lei, come
quella che non ne deriva originariamente, e vi ha solo attinto per cause
accidentali.} La lingua inglese sarebbe la più atta a comunicare le
sue fonti colla tedesca, e viceversa. {V. p. 1011. capoverso
2.} Ma rispetto alla lingua italiana, la cosa sta
diversamente, perchè derivando {ella} dalla latina, non
si dee stimare che la fonte sia chiusa, mentre il fiume corre e non istagna.
Anzi non volendo che stagni e impaludi, bisogna riguardare soprattutto di non
chiudergli la sorgente; che questo è il mezzo più sicuro e più breve di farlo
corrompere e inaridire. Quella lingua che ha prodotta, {+e non solo prodotta, ma formata e cresciuta sì
largamente} la nostra, come si
953 dovrà
stimare che non possa nutrirla ed accrescerla, che non abbia più niente che le
convenga di ricavarne? Quel terreno che ha prodotto una pianta della sua
proprio[propria] sostanza, e del proprio
succo, {+e di più
l'ha allevata, e condotta a perfettissima maturità e robustezza e vigore
ec.} come si dovrà credere e affermare che non sia adattato
a nutrirla e crescerla mentre ella non è spiantata? che il di lui succo non sia
conveniente nè vitale nè nutritivo nè sano a quella pianta, mentre il terreno
abbia ancora succo, e in abbondanza? Perchè poi vorremmo spiantare la nostra
lingua? Forse perch'ella non possa più nutrirsi, e le sue radici non le servano
più, e così venga ad inaridire? O forse per trapiantarla? E dove? in qual
terreno migliore, e più appropriato di quello che l'ha prodotta e cresciuta a
tanta grandezza, prosperità, floridezza ec?