[3630,1] Quanto fosse incerta l'ortografia stessa italiana
(che oggi è la più giusta di tutte) anche nel 600, cioè nel secolo dopo il
miglior secolo della nostra letteratura, veggasi la prefazione all'ortografia
del Bartoli, (uomo che fra
tutti del suo tempo, e fors'anche di tutti i tempi, fu quello che e per teoria e
scienza e per pratica, meglio e più profondamente e pienamente conobbe la nostra
lingua), e il consiglio che quivi egli dà a chi vuole scrivere, di pigliarsi
cioè o di formarsi un'ortografia a suo modo, e quella sempre seguire; consiglio
che niuno certamente darebbe oggi in italia ad alcuno, nè
vi sarebbe più che una ortografia da poter pigliare cioè scegliere ec. Ma al contrario era allora, dopo tre
secoli e più che si scriveva la nostra lingua, e ciò da letterati, non sol per
uso della vita. (8. Ott. 1823.).