[4359,2] Quanti errori, assurdi, contraddizioni per aver
voluto giudicare Omero secondo i
costumi, le opinioni, le instituzioni moderne o più note, ed applicarle a' suoi
poemi! Si è supposta in lui una mostruosa mescolanza di dialetti, perchè il
dialetto o lingua ch'egli usò, si divise poi in più dialetti diversi. {V. p.
4405.} Si è creduto ch'egli fosse esattissimo pittore de'
costumi eroici, greci e troiani, quando in fatti egli non ha dipinto che i
costumi de' suoi propri tempi, ed ai troiani ha dato nomi e costumi greci. {+V. p. 4408.
fin.} (Necesse haberem longam disputationem ingredi de omni
ratione qua Homerus in descriptione heroicae vitae versari solet. Non
enim apud illum nisi bis terve hoc genus reperio eruditae artis, quod
poëtę
4360 cultiorum aetatum affectant, quum
superiorum fabulosa gesta scenae reddentes cavent sedulo, ne priscam
sinceritatem novis moribus infucent, quo facilius lectorib. vel
spectator., propter antiquitatis peritiam incredulis, imponant, eosque
rebus ac personis, quibus cummaxime volunt, interesse et tota mente
quasi cum illis vivere cogant.
*
Wolf. {loc. cit.
alla p. 4343.} §. 21.
p. xcii. arte non posseduta neanche dai drammatici greci. {+Scilicet, ut nihil dicam de more
Tragicorum
*
(graec.), novas
consuetudines in heroicum aevum transferendi
*
, ec. §. 19. p.
lxxxiii. not.}): e poi nel tempo stesso, come se Omero avesse avuto e descritto opinioni
{caratteri} e costumi moderni, egli è stato ripreso
per le assurdità, le inumanità ec. che a giudicare i suoi poemi secondo queste
opinioni e costumi, vi si ritrovano. (V. le mie osservazioni sopra il dritto
delle genti a que' tempi, la compassione, il patriotismo ec. ec. pp. 2760-70 ) {+Altro di questi errori vedilo p. 4383-4.} Finalmente gli
si è attribuita un'intenzione e un'arte di poema epico, ch'egli non ha mai
avuta, e che gli è d'assai posteriore; e poi egli è stato straziato, deriso ec.
perchè i suoi poemi in mille cose si son trovati lontanissimi dal rispondere
alle regole di quest'arte, che noi dicevamo aver cavate da essi; {+a quel piano, che noi abbiamo formato ed
attribuito loro; a quell'unità che noi abbiam fatto l'onore di prestar loro
ec. (31. Agos. 1828.).} Ma ben in cose più gravi di
queste, ad errori ed assurdi ben più dannosi, ci ha tratti e trae di continuo la
nostra frenesia di volere accomodare ogni cosa al nostro modo di vedere, e
spiegare ogni cosa secondo le nostre idee. (30. Agosto. 1828.).