[592,1] Della nostra naturale inclinazione di partecipare agli
altri le nostre alquanto straordinarie sensazioni o piacevoli o dispiacevoli, v.
un luogo insigne di Cic. (Lael. sive de
Amicit.
{tutto il} c. 23.) il qual passo, io credo
che sia stata la prima fonte di questa osservazione, tanto familiare e nota ai
moderni. (31 Gen. 1821.)