[61,1] Gli ardiri rispetto a certi modi epiteti frasi metafore,
tanto commendati in poesia e anche nel resto della letteratura e tanto usati da
Orazio non sono bene spesso altro
che un bell'uso di quel vago e in certo modo quanto alla costruzione,
irragionevole, che tanto è necessario al poeta. Come in Orazio dove chiama
mano di bronzo quella della necessità (ode alla fortuna [Carmina 1. 35, 17-19]) ch'è un'idea
chiara, ma espressa vagamente (errantemente) così tirando l'epiteto come a caso
a quello di cui gli avvien di parlare senza badare se gli convenga bene cioè se
le due idee che gli si affacciano l'una sostantiva e l'altra di qualità ossia
aggettiva si possano così subito mettere insieme, come chi chiama duro il vento perchè difficilmente si rompe la sua
piena quando se gli va incontro ec.