177. Piccolezze e debolezze del genio. Libro decimoquarto della Corinna.
The trivialities and weaknesses of genius. Book XIV of Corinne.
83[83,1]
83 La cagione per cui trovo nelle osservazioni di Mad. di
Staël del libro 14 della Corinna anche più intima e singolare e tutta nuova
naturalezza e verità, è (oltre al trovarmi io presentemente nello stessissimo
stato ch'ella descrive) il rappresentare ella quivi il genio considerante se
stesso e non le cose estrinseche nè sublimi, ma le piccolezze stesse e le
qualità che il genio poche volte ravvisa in se, e forse anche se ne vergogna e
non se le confessa {(o le crede aliene da se e provenienti da
altre qualità più basse, e perciò se n'affligge)} onde con minore
sublime ed astratto, ha maggior verità e profondità {familiare} in tutto quello che dice Corinna
{di se giovanetta.}