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[1042,2]  Il qual discorso, se si tratta di parole o modi italiani, ha la sua piena forza, e dimostra l'esistenza di dette parole o modi nell'antico volgare latino proprio, cioè in quello che si parlava anticamente in italia. Trattandosi di parole francesi, lo può solamente dimostrare, rispetto all'antico volgare latino che si parlava nelle Gallie, il quale poteva differire alquanto (e certo differiva, come dialetto) da quello parlato in Roma o in italia. Vale a dire che in quel volgare, vi poteva essere qualche parola o modo greco, derivato dalle colonie greco-galliche, il quale non  1043 si trovasse nel volgare latino di Roma, o d'italia. {+Massimamente se le dette parole non si trovano oggi se non se nella lingua francese, e se mancano all'italiana.} E così anche viceversa, se qualche parola greca passò in quest'ultimo volgare dalle Colonie greco-italiane, {o da altra comunicazione coi greci viaggiatori ec. ec.} dopo l'introduzione del volgare latino nelle Gallie. (13. Maggio 1821.). {+Giacchè le altre parole greche introdotte già nel latino prima di quel tempo, ancorchè venute dalle colonie greche d'italia, non fa maraviglia se passarono col latino anche in Francia ed altrove.}

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