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[1056,1]   1056 Alla p. 1038. La lingua latina prima del detto tempo, ebbe anzi alcuni scrittori veramente insigni, e come {scrittori di letteratura,} e come scrittori di lingua; alcuni eziandio che nel loro genere furono così perfetti che la letteratura romana non ebbe poi nessun altro da vincerli. Lasciando gli Oratori nominati da Cic. e principalmente i Gracchi (o C. Gracco), lasciando tanti altri {scrittori} perduti, come alcuni comici elegantissimi, basterà nominar Plauto e Terenzio {che ancora ammiriamo,} l'uno non mai superato in seguito da nessun latino nella forza comica, l'altro parimente non mai agguagliato nella più pura e perfetta e nativa eleganza. E certo (se non erro) la Comedia latina dopo Cic. {e al suo stesso tempo,} andò piuttosto indietro, di quello che oltrepassasse il grado di perfezione a cui era stata portata da' suoi antenati. E pure chi mette la perfezione della lingua latina, o la sua formazione ec. piuttosto nel secolo di Terenzio, che in quello di Cic. e di Virgilio? E Lucrezio un secolo dopo Terenzio, si lagnava, com'è noto, della povertà della lingua latina.