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Alla p. 1038.
La lingua latina prima del detto tempo, ebbe anzi alcuni scrittori veramente
insigni, e come {scrittori di letteratura,} e come
scrittori di lingua; alcuni eziandio che nel loro genere furono così perfetti
che la letteratura romana non ebbe poi nessun altro da vincerli. Lasciando gli
Oratori nominati da Cic. e
principalmente i Gracchi (o C. Gracco), lasciando tanti altri {scrittori} perduti, come alcuni comici elegantissimi,
basterà nominar Plauto e Terenzio
{che ancora ammiriamo,} l'uno non mai superato in
seguito da nessun latino nella forza comica, l'altro parimente non mai
agguagliato nella più pura e perfetta e nativa eleganza. E certo (se non erro)
la Comedia latina dopo Cic.
{e al suo stesso tempo,} andò piuttosto indietro, di
quello che oltrepassasse il grado di perfezione a cui era stata portata da' suoi
antenati. E pure chi mette la perfezione della lingua latina, o la sua
formazione ec. piuttosto nel secolo di Terenzio, che in quello di Cic. e di Virgilio? E Lucrezio un secolo dopo Terenzio, si lagnava, com'è noto, della
povertà della lingua latina.