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[112,1]   112 Quanto i greci facessero caso della bellezza, oltre alla parola καλοκᾳγαθὸς notata già in questi pensieri, pp. 64-65 vedi un luogo singolare di un antico in Clem. Aless. cohort. ad gentes c. 4. dopo il mezzo edizione di Venezia t. 1. p. 49. lin. ult. p. 17. nel marg. lat. e p. 37. nel marg. gr. Qual è ora quel genitore che domandi a Dio quella grazia come un bene principale e suo proprio e dei figli? Intorno ai quali domanderanno piuttosto tutt'altro, sanità, ingegno, docilità, virtù, abilità nei negozi, {favore dei grandi,} ricchezza ecc. ec. ma bellezza quando mai? Vedo che m'ha ingannato quella bestia del traduttore, il quale dice formosos liberos, e il greco τὴν εὐτεχνίαν. Vi so dir io che la differenza è piccola da vero.