[1132,2] E così si scoprirebbe come da pochi monosillabi
radicali, {o tutti nomi, o quasi tutti,} che formavano
da principio tutto il linguaggio, allungandoli diversamente, e differenziandoli
con {variazioni di significato, e con} innumerabili
inflessioni, composizioni, modificazioni di ogni sorta, giungessero i latini a
cavare infinite parole, infinite significazioni, esprimerne le minime differenze
delle cose che da principio si confondevano e accumulavano
1133 in ciascuna delle dette poche parole radicali, trarne tutto ciò
che doveva servire tanto alla necessità quanto all'utilità ed alla bellezza e a
tutti i pregi del discorso, e in somma da un piccolo vocabolario monosillabo
(anzi nomenclatura) cavare tutta una lingua delle più ricche, varie, belle, e
perfette che sieno state. E così denno essersi formate tutte le lingue colte del
mondo ec. Così la Chinese ec. E sarebbe utile e curiosa cosa il formare un
albero genealogico di tutte le parole latine derivate, composte ec. da uno di
questi monosillabi, come p. e. dux, che
somministrerebbe un'infinita figliuolanza, {+senza contare le tante inflessioni particolari di
ciascuno de' verbi o nomi derivati o composti ec. ne' loro diversi casi, o
persone {e numeri} e tempi e modi, e voci (attiva e
passiva);} e si vedrebbe per l'una parte quanto le vere radici sien
poche nella latina come in tutte le lingue, per la naturale difficoltà di porle
in uso, e di far nascere la convenzione che sola le può fare intendere e
servire; per l'altra parte quanta sia l'immensa fecondità di una sola radice, e
le diversissime cose, e differenze loro, ch'ella si adatta ad esprimere mediante
i suoi figli ec. in una lingua giudiziosa e ben coltivata.