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[117,2]  In proposito di quello che dice Montesquieu della codardia fortunata e propizia di Ottaviano (l. c. ch. 13. p. 139. fine) considerate che se il Senato l'avesse veduto  118 coraggioso l'avrebbe creduto intraprendente. Ora chi intraprende, intraprende per se, e l'intraprendere per se in Ottaviano ch'era l'erede e il figlio adottivo di Cesare, non poteva esser altro che il cercare la monarchia. Il vederlo debole fece credere che avrebbe preso il partito dei buoni ch'è il meno pericoloso, perchè ha per se l'opinione pubblica, ed è la strada retta e ordinaria. Gli arditi per lo più son cattivi, e il partito buono è quello dei più deboli, perchè non ci vuole ardire per abbracciare il partito ovvio e inculcato dalle leggi dalla natura e dall'opinione sociale, cioè quello della virtù, ma bensì per entrare nel partito odioso del vizio. Il fatto però sta che era già venuto anche per Roma il tempo che la politica dovea prevalere al coraggio come ora, e in tutti i tempi corrotti. (9. Giugno 1820.).