[120,2] La cagione principale di ciò che dice Montesquieu ch.
14. p. 155, è che il popolo quantunque sia composto d'individui tutti
animati da passioni basse, contuttociò queste essendo particolari e infinite,
non si può cattivare se non per le passioni generali, cioè con quelle cose che
la
121 natura ha fatte piacevoli generalmente,
amabilità, virtù, coraggio, servigi prestati, abilità negli affari, integrità,
onestà, onoratezza ec. Sicchè le elezioni del popolo non possono costringere il
candidato ad abbassarsi se non in piccole cose, anzi per lo contrario, ad
ingrandirsi. Ma le passioni dell'individuo sono piccole e basse, e quando
l'elezione dipende da lui, per cattivarselo è necessario coll'abbiezione
dell'animo farsi indegno di qualunque onore o vantaggio, e così le dignità è
naturale che tocchino per lo più agl'indegni. Oltre la grande spinta che dà
all'ingegno all'eloquenza e a tutte le nobili facoltà il desiderio di cattivarsi
la moltitudine, che ordinariamente non può giudicare se non colle regole vere,
perchè queste sole sono comuni. (10 Giugno 1820.). {{Perciò i giudizi ec. del tempo, e del pubblico sono sempre
giusti riguardo a qualunque oggetto.}}