[1254,4] Io nel povero ingegno mio, non ho riconosciuto altra
differenza dagl'ingegni volgari, che una facilità
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di assuefarlo a quello ch'io volessi, e quando io volessi, e di fargli contrarre
abitudine forte e radicata, in poco tempo. Leggendo una poesia, divenir
facilmente poeta; un logico, logico; un pensatore, acquistar subito l'abito di
pensare nella giornata; uno stile, saperlo subito o ben presto imitare ec.;
{+una maniera di tratto che mi
paresse conveniente, contrarne l'abitudine in poco d'ora ec. ec. {+v. p. 1312.} Il volgo che spesso
indovina, e nelle sue metafore esprime, senza saperlo, delle grandi verità,
e dei sensi piuttosto propri che metaforici, sebben tali nell'intenzione,
chiama fra noi, (e s'usa dire familiarmente anche fra i colti, ed anche
scrivendo) testa o cervello duro (cioè {organi} non
pieghevoli, e quindi non facili ad assuefarsi) chi non è facile ad imparare.
L'imparare non è altro che assuefarsi.}
1312,1Memorie della mia vita.1312,1