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Arriano ancorchè detto il secondo Senofonte, e vicinissimo certamente a
lui nella semplicità e purità dello stile, e nella negligente varietà {e irregolarità} della costruzione ec. tuttavia si
distingue da lui in questo ch'egli (forse come uomo vissuto lungo tempo fra i
romani, forse per istudio di Tucidide,
forse che la qualità ch'io dirò di Senofonte non era propria di quel tempo tanto alieno dall'antica
candidezza) è più grave di Senofonte,
e non ha quell'amabile familiarità e quasi affabilità di Senofonte che tratta il lettore come suo amico, e gli
racconta o gli parla come se fosse presente. Così nelle orazioni storiche, Arriano va sempre un mezzo tuono più
alto di Senofonte, il quale nelle
stesse orazioni è piuttosto espositore della cosa che oratore.