[1274,1] A scoprir dunque tal comune origine delle lingue e
quindi delle nazioni (o sia una sola origine, o sieno alcune pochissime); a
ritrovare quanta maggior parte si possa della prima lingua degli uomini; a
soddisfare al filosofico desiderio di quel metafisico tedesco (v. p. 1134.) ec. ec. non v'è altro
mezzo che lo studio etimologico. E questo non ha altra via, se non che
giovandosi de' lumi comparativi d'una estesa poliglottia, de' lumi profondamente
archeologici e filologici, fisiologici e psicologici ec. prendere a considerar
le parole delle lingue meglio conosciute fra le più antiche (come più vicine
alla comune origine delle lingue); e denudandole d'ogni inflessione,
composizione, derivazione gramaticale ec. ec. cavarne la radice più semplice che
si possa; e quindi coi detti lumi comparativi ec. ridurre questa radice dalle
diversissime alterazioni di forma, e di suoni che può avere ricevute, {+(anche prima di divenire radice d'altra
parola, e nel suo semplice stato, ovvero dopo)} alla sua forma
primitiva. {+Quando questa non si possa
trovare e stabilire precisamente, l'Etimologo avrà fatto abbastanza, e
l'utilità sarà pur molta, se avrà dimostrato che una tal parola {dimostrata} radicale, quantunque diversa nelle
diverse lingue, è però una sola in origine, e che fra quelle diverse forme,
significati ec. di essa radice, si trova la forma, il significato ec.
primitivo, quantunque non si possa definitamente stabilire se questo sia il
tale o il tale fra i {detti} sensi e forme che ha
nelle differenti favelle.} Come
1275 questo
si possa fare nella lingua latina che è una delle antichissime, delle meglio
conosciute, e delle meglio accomodate a tali ricerche, abbiamo cercato di
indicarlo colla scorta della filologia e dell'archeologia, mostrando come dalle
parole latine si possa trarre la radice monosillaba, e colla scorta della
filosofia la quale insegna che le prime lingue dovettero essere per la più parte
monosillabe, e composte quasi di soli nomi; mostrando molti accidenti delle
parole latine, considerati finora come qualità essenziali, il che nuoce, come è
chiaro, infinitamente alla invenzione delle estreme radici, ed arresta il corso
delle ricerche etimologiche lungi dalla sua meta, e in un punto dove elle non
debbono arrestarsi, come se già fossero giunte alle ultime origini, ed agli
ultimi elementi delle parole. Abbiamo insomma cercato di ridurre l'analisi {e la decomposizione} delle parole latine, ad elementi
più semplici: cosa giovevolissima alla cognizione delle loro origini e radici;
come infiniti progressi ha fatto la chimica quando ha scoperto che quei quattro
che si credevano primi elementi, erano composti, ed è giunta a trovar sostanze,
se non del tutto elementari ed ultime esse stesse, certo molto più semplici
delle prima conosciute.