[1310,1] Queste osservazioni sono menome. Ma non altrimenti
il filosofo arriva alle grandi verità che sviluppando, indagando, svelando,
considerando, notando le menome cose, e risolvendo le stesse cose grandi nelle
loro menome parti. Ed io da un lato non credo che forse si possa addurre prova
più certa di queste osservazioni, per dimostrare come il giudizio, il senso,
l'idea della bellezza o bruttezza delle forme degli stessi nostri simili
(giudizio, e senso influito dalla natura universale più che qualunque altro)
dipende dall'assuefazione ed osservazione, ed eccetto in certe inclinazioni
naturali, non ha assolutamente altra ragione, altra regola, altro esemplare.
1311 Dall'altro lato non vedo qual altra più vera e
incontrastabile proposizione possa venir dimostrata in maniera più palpabile di
questa.