[1352,1] 3. E questa è la ragione principale. Differenza
naturale d'ingegno fra gli antichi e i moderni è assurdo il supporlo. Ma ben è
certissimo che le circostanze modificano gl'ingegni in maniera che li fanno
sembrare di diversa natura. Or quanto le moderne circostanze degli uomini, sì
fisiche, che morali, politiche ec. favoriscano la riflessione e la ragione, e
quanto le antiche circostanze giovando sommamente e promovendo l'immaginazione,
sfavorissero la profonda riflessione, l'ho già spiegato molte volte. Laonde io
dico che un uomo di genio il quale venti o più secoli fa si fosse trovato nelle
circostanze in cui si trova oggi il particolare, non ostante la differenza dei
lumi, e il minor numero delle cognizioni, avrebbe
1353
potuto arrivare da se stesso appresso a poco a quel punto a cui sono arrivati i
moderni filosofi e metafisici sommi, o se non altro accostarsi moltissimo a
quelle verità che gli antichi o non hanno pur travedute, o per difetto della
lingua ec. non hanno potuto determinare, nè comunicare altrui, nè fissare nella
stessa lor mente. Ma un tal uomo uomo in tali circostanze, si sarebbe
probabilmente formata anche una lingua sufficiente. ec. Questo è confermato dal
vedere 1. che tra gli antichi, in piccole differenze di tempi e di lumi, si
trovano grandissime differenze di pensare e di filosofia, {secondo le diverse circostanze.} Quanto è distante Tacito da Livio? Appena un secolo. Morì Livio l'anno 17. nacque Tacito secondo il Lipsio
(Vit. Taciti) verso il
54. di Cristo, cioè 37 anni dopo. {+Quanto progresso potevano aver fatto le cognizioni universali ec. e lo
spirito umano generalmente, in sì poco tempo?} Eppure qual differenza
di profondità. Anzi si può dire che Livio è il tipo del {genere} storico antico,
Tacito del moderno.
2. che tra i moderni si trovano pure le stesse differenze in un medesimo tempo
ec. per diverse circostanze di vita. Chi non sa che l'uomo, e l'ingegno, e i
parti e i frutti dell'ingegno, tutto è opera delle circostanze?