[1376,1] E quello che ho detto accade perchè pochi fra gli
stessi più dotti, sono capaci di rintracciare minutamente, ed avere esattamente
presenti le origini, i progressi, il modo dello sviluppo, insomma la storia
delle loro {proprie} cognizioni e pensieri, del loro
sapere, del loro intelletto. Questo è proprio solamente de' sommi spiriti, i cui
progressi benchè derivati necessariamente dalle assuefazioni, dalle circostanze,
e dal caso, pur furono
1377 meno materiali e casuali
che quelli degli altri anche insigni. E l'immaginazione necessaria alla
comunicativa è sempre propria dei geni, anche filosofici, anche metafisici,
anche matematici. V. altro mio pensiero p. 58 sulla
comunicativa degli scrittori, bisognosi di tenere a questo fine, alquanto di
spirito poetico. (23. Luglio 1821.).
58,2