[1383,2]
Alla p. 1365.
fine. La memoria non è quasi altro che virtù imitativa, giacchè
ciascuna reminiscenza è quasi un'imitazione che la memoria, cioè gli organi suoi
propri, fanno delle sensazioni passate, {(ripetendole,
rifacendole, e quasi contraffacendole);} e acquistano l'abilità di
farla, mediante un'apposita e particolare assuefazione, diversa dalla generale, o esercizio della memoria, di cui v. p. 1370. seg. Così dico delle
altre imitazioni, e assuefazioni, che sono quasi imitazioni ec. Tanto più che
quasi ogni assuefazione e quindi ogni attitudine abituale {acquisita} della mente, dipende in gran parte dalla memoria ec.
(24. Luglio 1821.).
1364,31365,11370,1