[1410,1] Come dunque {altrove}
pp. 1199-1200 abbiamo distinto il bello da ciò che reca diletto alla
vista, così bisogna formalmente distinguere il bello dal naturale.
1411 Non già che ciò che diletta la vista non possa
esser bello, o che il bello non possa recar diletto alla vista (anzi il bello
esteriore e sensibile glielo reca essenzialmente); ma queste due qualità sono
diverse, ed altro è il dilettar la vista, altro l'esser bello. Così altro è
l'esser naturale, altro l'esser bello; e può una cosa non esser naturale, e pur
bella, o viceversa: ed esser naturale e bella per colui, e naturale ma non bella
per costui ec. (29. Luglio 1821.)