[1412,2] Per queste, e non per altre ragioni, la semplicità
forma parte essenziale, e carattere del buon gusto, e sebbene gli uomini se ne
possono allontanare, certo però vi tornano, cioè tornano alla natura, la quale
nelle cose essenziali è immutabile. Perciò le poesie o scritture greche saranno
sempre belle, non riguardo al bello in se stesso, ma riguardo alla semplicità e
naturalezza loro. ec. E quei tempi e quei paesi {e quegli
uomini} che non le hanno apprezzate, o le hanno disprezzate, si
chiamano e furono di cattivo gusto,
1413 non perchè non
conoscessero ec. le leggi eterne e necessarie del bello (come si dice), le quali
non esistono, ma perchè, a forza di assuefazioni ec. corrotte, cioè non
naturali, e quindi non proprie, non convenienti all'uomo, si erano ridotti a non
conoscere o misconoscere, e non sentir la natura, che è veramente o può dirsi
eterna. E però ripugnavano al gusto che solo può durare, ed essere universale
negli uomini, perchè solo ha il suo fondamento nella realtà delle cose quali sono; e il loro gusto, non
potendo nè piacere a tutti, nè per lungo tempo, era falso in quanto a questo,
non in quanto a se. Così dico delle pitture, statue, architetture greche. Così
della letteratura italiana, la quale intanto è universalmente preferita,
malgrado le diversità de' gusti ec. in quanto, non il bello, ma la natura è
universale, e la letteratura italiana è la più conforme alla natura. E perciò, e
non riguardo al bello indipendente, si considerano e sono modelli di buon gusto
le letterature ec. antiche, siccome più
1414 prossime,
anche materialmente alla natura, e quindi più semplici. ec. {+Quell'inaffettato, quel dipingere al vivo le cose o i
sentimenti, {le passioni ec.} e far grandissimo
effetto quasi non volendo, è
bellezza eterna, perch'è naturale, ed è il solo vero modo d'imitar la
natura, giacchè si può male imitar la natura, anche imitandola
vivissimamente, e l'imitazione la più esatta può essere anzi è per lo più la
meno naturale, e quindi meno imitazione. V. il mio Discorso sui romantici dove si parla di
Ovidio. ec.}