[1486,1] Consideriamo ora le conseguenze di questo effetto.
Si riguardano i sinonimi come ricchezza di una lingua. Ma ella è ricchezza
secondaria, e la principal ricchezza e varietà è quella che ho detto p. 1479. Ora la ricchezza dei
sinonimi nuoce sommamente a questa. La lingua italiana ha più sinonimi assai che
la latina. È ella perciò più ricca di lei? Figuriamoci che 30,m. voci latine,
tutte
1487 distinte di significato, sieno passate nella
lingua italiana, ma in modo che in vece di 30,000 cose, ne significhino solo
10,000: tre parole per significato. Che giova all'italiano il poter dire quelle
10,000 cose ciascuna in tre modi, se quelle altre ventimila che i latini
significavano distintamente, egli non le può significare, o solo confusamente?
Questa è povertà, non ricchezza. Non è ricco quegli il cui podere abbonda di
vigna e di frutta, e manca di grano; nè quegli che abbonda del superfluo e manca
del necessario.