[1608,2] Tanta è la facoltà produttrice della lingua greca, e
tale la sua mirabile disposizione, e capacità di qualsivoglia novità,
1609 che in essa, può dirsi che concepita appena
un'idea per nuova ch'ella sia, è già fatta la nuova parola che l'esprima. Tanto
costava l'arricchir quella lingua quanto il concepire un'idea, o menoma parte o
modificazione d'idea in qualunque modo nuova. Laddove nelle altre lingue,
concepita un'idea nuova, ci vuole bene spesso del bello e del buono per
esprimerla. E questo nuoce e ritarda sommamente la chiarezza e determinatezza
della stessa concezione, perchè si può dire che un'idea non si concepisce mai
chiaramente, nè è mai ben determinata e ferma nell'intelletto del suo stesso
ritrovatore, finch'egli non ha trovato una parola {o
modo} perfettamente corrispondente, e non l'ha saputa ben esprimere e
fissare con questo mezzo a se stesso, e quasi rinchiuderla e incassarla in detta
parola. Questo è ciò che i greci faceano immediatamente, e quindi si conferma
quello che altrove ho detto pp. 1350, cioè che la loro
superiorità nella filosofia ec. fra gli antichi, possa venire in gran parte
1610 dalla natura di loro lingua.
(1.[2.] Sett. 1821.).
1862,1Greci. Loro lingua, letteratura, carattere ec.
ec.1350,1