[1720,1]
1720 Le verità contenute nel mio sistema non saranno
certo ricevute generalmente, perchè gli uomini sono avvezzi a pensare
altrimenti, e al contrario, nè si trovano molti che seguano il precetto di Cartesio: l'amico della
verità debbe una volta in sua vita dubitar di
tutto.
*
Precetto fondamentale per li progressi dello
spirito umano. Ma se le verità ch'io stabilisco avranno la fortuna di essere
ripetute, e gli animi vi si avvezzeranno, esse saranno credute, non tanto perchè
sian vere, quanto per l'assuefazione. Così è sempre accaduto. Nessuna opinione
vera o falsa, ma contraria all'opinione dominante e generale, si è mai stabilita
nel mondo istantaneamente, e in forza di una dimostrazione lucida e palpabile,
ma a forza di ripetizioni e quindi di assuefazione. Da principio fischiate, oggi
regnano, o hanno regnato lungo tempo. Bene spesso vinte dagli ostacoli opposti
loro dall'opinione dominante, e abbandonate in dimenticanza, sono poi state o
copiate, o di nuovo inventate da altri più fortunati, a cui la diversità delle
circostanze ha proccurato
1721 che le loro opinioni
venissero ripetute in maniera che assuefattivi gli orecchi e gli animi,
cominciativi ad allevare i fanciulli, esse si sono stabilite, e stabilite in
modo da far considerare come sogni le opinioni contrarie, o antiche e passate, o
nuove ed ardite ec. Tutto ciò non è che una prova del mio stesso sistema, il
quale fa consistere le facoltà, le opinioni, le inclinazioni, la ragione umana
ec. nell'assuefazione. (17. Sett. 1821.). {{V. p.
1729.}}